Cosa vedere ad Abu Dhabi durante uno scalo lungo
Ad Abu Dhabi ho fatto un’esperienza nuova: la mia non è stata una visita ma una corsa 😅
A causa dell’operativo dei voli del mio folle viaggio in Uzbekistan infatti ho potuto dedicare a questa città solo poche ore fra un volo e l’altro ed ho dovuto ulteriormente ridurre le mie visite a causa degli orari ridotti del Ramadan.
Ho dato quindi solo un primo morso a questa città che in realtà non ho capito affatto, probabilmente anche a causa del periodo così particolare.
Ma andiamo con ordine perchè ci sono cose che secondo me sono molto utili da sapere per organizzarsi al meglio.
INDICE
Prima cosa: Le distanze
Lo ammetto, non ero preparata.
Come al solito avevo fatto la mia mappa su Google Maps, evidenziando le cose che avrei voluto visitare (Inizialmente il mio viaggio prevedeva due giorni ad Abu Dhabi) ma non avevo capito davvero che Abu Dhabi è una città enorme e che con così poco tempo a disposizione l’unica scelta possibile è usare il taxi.
E usandolo comunque della città non si vede niente, perchè ci sono enormi autostrade proprio dentro la città, sono rimasta molto colpita.

Abu Dhabi, la strada parallela alla Corniche. Più grande di un’autostrada.
Aggiungo anche che viaggiando da sola non è proprio la soluzione più economica – ma non ho avuto proprio altra scelta – va bene così.
Fra le cose positive comunque posso dire che trovare un taxi è facilissimo, basta affacciarsi in strada (Anzi in autostrada – giuro, è stranissimo😅 ) ed alzare una mano.
Seconda cosa: Ma dov’è la gente?
Senz’altro il ramadan è un momento che richiede una pianificazione più attenta delle varie tappe, io mi sono fatta l’idea che fossero tutti a cena da qualche parte – sennò non mi spiego di come fosse possibile esser sola in spiaggia, e poi successivamente a passeggio sulla Corniche.
In certi tratti mi sembrava di essere in una città fantasma, una sensazione che non mi aspettavo di provare. Comunque grazie al periodo di Ramadan ho potuto fare una piccola esperienza che ho trovato molto piacevole, una condivisione che ho gradito molto.
Per l’Iftar (La rottura del digiuno appena tramonta il sole nel periodo del Ramadan) vengono distribuite delle scatoline contenenti acqua, datteri e dolcetti.
E’ lo “spezza-fame” tradizionale, per fermare lo stomaco ed arrivare fino alla cena e viene condiviso con tutti, anche con gli stranieri.
Mi è piaciuto molto sedermi in spiaggia a guardare il tramonto ed aspettare il segnale dei muezzin che decretavano la fine del giorno e l’Iftar.
A quel punto ho aperto la mia scatola, ho gustato i datteri e mi sono sentita un po’ più partecipe della vita di questa strana città.
Terza cosa: cose che vi serviranno
Vi servirà un adattatore – le prese sono all’inglese.
Per la SIM io mi sono trovata bene con una SIM Virgin, acquistata direttamente in aeroporto. 6 euro e dati a profusione. Non ho potuto però usare Whatsapp per le telefonate – non so se dipende dal tipo di SIM o è proprio una limitazione degli Emirati.
Cosa ho visto
Grande Moschea dello Sceicco Zayed

Grande Moschea dello Sceicco Zayed – Il cortile interno
Probabilmente il monumento più conosciuto di questa città, inaugurata nel 2007 è al tempo stesso una delle moschee più grandi del mondo arabo ed il mausoleo dello Sceicco Zayed, il “Padre della Patria”
Zayed bin Sultan Al Nahyan è stato il promotore ed il primo Presidente degli Emirati Arabi ed Emiro di Abu Dhabi fino alla sua morte, nel 2004.
La città stessa di Abu Dhabi si deve a lui, è stata pianificata e costruita su suo incarico ed è cresciuta, come le altre grandi città degli emirati, praticamente dal nulla, grazie ai proventi del commercio del petrolio.
Ma torniamo alla Grande Moschea: l’accesso è libero e gratuito anche per i non musulmani, ma è necessario prenotare – vi lascio il link al sito web della moschea per comodità.
E’ molto importante rispettare il codice di abbigliamento, altrimenti non vi fanno entrare. Vi metto direttamente una copia delle indicazioni dal sito della moschea:

L’abbigliamento corretto per entrare in Moschea
La moschea è bellissima, di un candore abbagliante, le geometrie e gli spazi interni sono affascinanti – da sola merita il viaggio per me.
Il cortile interno ha un pavimento con grandi motivi floreali realizzati a mosaico, i materiali di costruzione sono preziosi marmi da tutto il mondo e le decorazioni spesso sono in oro, pietre preziose, madreperla. Ogni pannello decorativo è un capolavoro.
All’interno della moschea ci sono alcuni numeri da record: il tappeto da preghiera ad esempio è il più grande del mondo (5.630 metri quadri) realizzato interamente a mano da oltre 1.000 artigiani.
C’è anche il lampadario più grande del mondo, con un diametro di 10 metri, ricoperto d’oro e da milioni di cristalli Swarovski. Nonostante le dimensioni sembra quasi piccolo se confrontato con l la maestosità della sala di preghiera in cui si trova.

Il lampadario più grande del mondo – sembra quasi troppo piccolo per questo spazio
Un consiglio: se possibile (compatibilmente con gli orari di apertura) cercate di entrare poco prima del tramonto del sole in modo da poter avere la luce migliore per le foto. Notevoli anche le foto notturne (Ma io non ho potuto scegliere orari serali a causa del Ramadan)
Emirates Palace

Ecco, questa visita necessita di una spiegazione: il motivo per cui ho visitato questo hotel è il suo famoso gold cappuccino.

Tutta colpa di un cappuccino!
Sì, è una cosa un po’ folle ma ormai il cappuccino con foglia d’oro dell’Emirates Palace di Abu Dhabi è un “simbolo di libertà e riscatto” 😂 ed ha contribuito alla nascita di alcune belle amicizie.
Il mio è stato un po’ un pellegrinaggio, insomma.

Gli interni dell’Emirates Palace
Per il resto secondo me si può anche perdere, mi aspettavo un lusso di altro genere.
Sarà sincera, l’ho trovato un po’ datato (Malgrado sia stato finito nel 2005), ma questi spazi enormi e sontuosi meritano un’occhiata se capitate in zona.
Paradossalmente ho gradito molto di più la bella vista sulle Etihad Towers, che sono proprio di fronte.
Etihad Towers
Grattacieli iconici nel panorama di Abu Dhabi, sono 5 torri vicinissime l’una all’altra (A me hanno ricordato un po’ un mazzo di asparagi – chiedo perdono ai progettisti)
Modernissimi, splendenti, li ho visto solo esternamente e mi sono pentita di non essere salita all’Observation Deck, al 74esimo piano della torre n. 2.
Pensavo di avere meno tempo a disposizione e quindi non ho prenotato il biglietto. Con il senno di poi la vista da lassù doveva essere bellissima: ci saranno altre occasioni.
The Constellation – Monumento allo Sceicco Zayed

The Constellation: Il volto dello Sceicco non si vede da tutti i punti del giardino
Subito fuori dall’Emirates Palace c’è un bel giardino con The Constellation, uno dei monumenti alla memoria dello Sceicco Zayed.
E’ una cornice di cemento armato che contiene una complicata opera fatta di cavi e forme geometriche che dalla giusta angolazione permettono di vedere il volto dello Sceicco.
Di sera è illuminato da luci a led e ricrea l’effetto di una costellazione nel cielo. Il concetto è che Zayed è stato la stella guida della sua nazione: un modo molto poetico per ricordarlo.
La Corniche – Il lungomare di Abu Dhabi
La Corniche è il lunghissimo lungomare di Abu Dhabi – ben 8 chilometri.
Da una parte c’è una lunghissima spiaggia di sabbia chiara, dall’altro un largo viale pedonale con piste ciclabili, inframmezzato da piccoli locali e da giardini. Un bel posto dove passeggiare – anche se mi aspettavo che fosse molto più frequentato.

La spiaggia di Abu Dhabi
Mi sono goduta il tramonto dalla spiaggia, ho guardato il sole andare giù ed ho ascoltato il richiamo dei muezzin che annunciavano l’Iftar.
Tradizione e riti antichi e panorami di spettacolare modernità – è stata una bella esperienza.
Sulla Corniche posso dire che mi aspettavo una cosa completamente diversa. Pensavo che avrei trovato una zona molto vivace e piena di locali e negozi ma in realtà c’è davvero poco da vedere (almeno nel tratto che ho percorso io).
Va detta una cosa molto importante: in una città in cui fa caldissimo per la maggior parte dell’anno è normale che non ci siano vivaci passeggiate all’aperto, però pensavo che ci fosse qualcosa di “temporaneo” – vista la bella stagione.

I grattacieli visti dalla Corniche
Un consiglio: se pensate di andare ad Abu Dhabi per passeggiare informatevi benissimo sulle zone in cui c’è qualcosa da vedere.
Verso una certa ora, stanchissima e infreddolita sono tornata in albergo. Ho scelto il Premier Inn Abu Dhabi airport perchè la mattina dopo il volo di ritorno era prestissimo e volevo una soluzione vicina, economica e con navetta gratuita. Devo dire che mi sono trovata davvero bene, bell’albergo comodo, colazione sontuosa anche in ore pazzesche e navette puntuali. A prova di ansia. (Abu Dhabi torno presto!!)
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