Sofia – Una piccola guida alle cose da non perdere
Sofia, capitale della Bulgaria, ha una storia millenaria.
Non ci credete? Eppure è la terza capitale più antica d’Europa, dopo Roma ed Atene.
E’ una capitale multiculturale in cui più religioni convivono pacificamente.
Non capita poi così spesso di trovare una moschea, una sinagoga, una chiesa ortodossa ed una chiesa cattolica a pochi passi una dall’altra. Vi sto parlando del quadrilatero della tolleranza formato dalla moschea Banya Bashi, dalla Sinagoga, della chiesa ortodossa di Sveta Nedelya e della Concattedrale di San Giuseppe.
Quante altre capitali ti permettono di uscire dalla metropolitana e ritrovarsi negli scavi archeologici di un’antica città romana?
E poi quante altre capitali hanno acqua termale gratis a fiumi? Acqua calda, buona da bere, distribuita da decine di fontane nel cuore della città.
E la strada di mattoni gialli? Sembra uscita direttamente dal Mago di Oz e invece è una caratteristica molto originale che ci accompagna nel cuore più elegante della città (Ed ha anche una storia particolare)
A tutto questo aggiungete un’atmosfera curiosamente esotica, buon cibo e tante esperienze interessanti ed otterrete Sofia.
Ma non è finita qui: da Sofia è possibile fare una serie di escursioni davvero interessanti, uniche nel loro genere.
Nel mio soggiorno ho visto i campi fioriti di rose damascene, i paesaggi di montagna e le case colorate di Koprivshtitsa, i dipinti vivaci della chiesa di Boyana e il magnifico Monastero di Rila – che vi assicuro che da solo vale l’intero viaggio. Qui trovi l’itinerario del mio weekend.
Come fa un posto simile ad essere ancora così poco visitato? Per me queste sono cose inspiegabili – e sto già programmando il prossimo viaggio!
Ma torniamo a Sofia: ecco alcune indicazioni utili.
INDICE
COME ARRIVARE DALL’AEROPORTO AL CENTRO
Al terminal 2 – dove arrivano la maggior parte delle compagnie europee – c’è la stazione capolinea della linea gialla della metropolitana.
Con 80 centesimi e 25 minuti si arriva in pieno centro, alla stazione di Serdika (Quella con gli scavi archeologici).
Per pagare il biglietto basta passare la carta ai tornelli – una soluzione semplice ed economica.
In città invece mi sono mossa esclusivamente a piedi, è tutto molto semplice da raggiungere e piacevole da esplorare. Per gli spostamenti più lunghi comunque ci sono autobus e metropolitana.
CAMBIO, CARTE E INTERNET
Al momento in cui sto scrivendo la valuta legale in Bulgaria è il LEV – ma passeranno all’euro dal 1 gennaio 2026.
Non c’è comunque bisogno di cambiare visto che carte ed euro sono accettati ovunque.
Per telefono e dati c’è il roaming europeo, nessuna difficoltà.
COSA VEDERE A SOFIA?
Come al solito non vi metto cenni storici o orari di apertura – vi metto direttamente i link utili per la visita, così sono sempre aggiornati e con i dati corretti.
ANTICA SERDICA
Questa è un po’ il biglietto da visita di Sofia: uscirete dalla metropolitano e sarete in mezzo agli scavi dell’antica Serdica.
Sofia ha una storia millenaria, come dicevo più sopra, e il primo nucleo della città venne fondato dai Traci. I Romani arrivarono a conquistarla nel 29 a.C. e presto diventò una delle grandi città/snodo dell’Impero.
Parte degli scavi è gratuita ed aperta al pubblico, così potrete camminare sul decumano massimo e provare ad immaginare gli edifici di cui si vedono le fondamenta. In una parte della metro c’è un piccolo museo gratuito degli scavi.
C’è anche una parte a pagamento, sotterranea – ma per questa volta non ho fatto in tempo a visitarla.
All’interno della zona degli scavi non potrete fare a meno di notare la piccola chiesa ortodossa di Santa Pekta, che sembra quasi incastonata in questo spazio così antico.
MOSCHEA BANYA BASHI
Dall’antica Serdica basta alzare gli occhi per vedere un minareto svettante, inizio il giro proprio da lì, dalla moschea Banya Bashi.
Banya Bashi significa “Molti Bagni” e sorge nel complesso termale di cui vi parlavo all’inizio del post.
La moschea è stata costruita nel sedicesimo secolo ed è uno dei pochi monumenti ottomani rimasti nella capitale dopo le demolizioni del periodo sovietico.
L’ingresso è libero – tranne che nei momenti delle preghiere – e si entra senza scarpe e con abiti adeguati.
Da vedere anche il tram vintage subito fuori dalla moschea che ospita l’ufficio del turismo: se salite potete vedere anche la cabina di guida – anche se dovrete mettervi in coda dietro ad un nugolo di bambini per provare i comandi del tram (Eh, sì, senza vergogna, ho provato anche io)
SINAGOGA DI SOFIA
La sinagoga di Sofia è una delle più grandi in Europa, è stata costruita a inizio novecento e sembra avere un’architettura interna particolarmente interessante – peccato però che non sia riuscita a visitarla visto che non l’ho mai trovata aperta. Per la descrizione quindi vi rimando al sito web, magari sarete più fortunati di me!
MERCATO CENTRALE HALI
Un supermercato ed una food court in una struttura particolarmente bella e ristrutturata di recente. Mi aspettavo una cosa diversa, pensavo che vi fossero banchi e negozi e invece c’è proprio un supermercato ma senz’altro vale un’occhiata. Qui potete trovare informazioni supplementari.
MUSEO DI STORIA E FONTANE DI ACQUA TERMALE
Il Museo di Storia è ospitato in un bell’edificio in cui un tempo c’erano le terme cittadine, e sul retro ci sono le fontane termali di cui vi parlavo.
Queste ultime ospitano un vivace via vai di gente che va a prendere l’acqua da bene. Visto che l’acqua sgorga calda dalle fontane ci sono anche avvisi che vietano di usarla per fare il bagno o fare il bucato – è fin troppo facile immaginare i motivi di questo divieto. L’acqua è buonissima, leggera, e non ha alcun odore sulfureo (Sono abituata alle nostre zone termali e mi aspettavo una cosa diversa)
LARGO SOFIA – PALAZZO DEL PARLAMENTO (EX SEDE DEL PARTITO COMUNISTA SOVIETICO)
Largo Sofia è una delle piazze più iconiche e riconoscibili della città. Qui – subito fuori dall’uscita Serdika della metropolitana – inizia la parte dei palazzi del potere.
Quello che si vede in fondo alla piazza è la Sede del Parlamento bulgaro, ex sede del partito comunista sovietico.
I palazzi sulla destra sono il Palazzo Presidenziale e l’Hotel Balkan, quello sulla sinistra è il Palazzo del Governo.
Al centro della piazza si nota anche una grande cupola trasparente: lì sotto c’è la parte visitabile a pagamento dei resti archeologici dell’antica Serdica.
Qui inizia anche la famosa pavimentazione di mattoni gialli ( zhaltite paveta ) che ci guida attraverso la zona dei palazzi più eleganti e delle attrazioni più famose.
STATUA DI SANTA SOFIA
Nonostante il nome questa non è la statua di Santa Sofia. Del resto basta guardarla per capire che non è proprio un modo convenzionale di raffigurare una santa.
In realtà rappresenta la saggezza e la sapienza – rielaborate in chiave moderna. La statua infatti è stata posta nel 2000 nel luogo in cui sorgeva la statua di Lenin.
PALAZZO PRESIDENZIALE E ROTONDA DI SAN GIORGIO
Tornando indietro verso l’uscita della metro Serdika si attraversa una delle vie principali e si raggiunge il Palazzo Presidenziale che nasconde una vera chicca: la Rotonda di San Giorgio.
Prima però fermatevi un momento a guardare le guardie fuori dal palazzo presidenziale: c’è un cambio della guardia ogni ora e le uniformi sono fra le più bizzarre mai viste.
La rotonda di San Giorgio è una piccola chiesa rotonda si trova nel cortile interno, stretta fra il Palazzo presidenziale e l’Hotel Balkan. Vi sembrerà quasi di entrare in una proprietà privata e sorvegliata, ma tranquilli, si può accedere liberamente.
La chiesa di San Giorgio è probabilmente l’edificio più antico di Sofia, la costruzione dell’edificio risale al quinto secolo DC e nei secoli successivi è stata trasformata anche in moschea, durante il periodo ottomano.
CATTEDRALE ORTODOSSA DI SVETA NEDELJA (SANTA DOMENICA)
La cattedrale di Sveta Nedelja ha una storia lunga secoli, ma l’aspetto attuale risale agli anni 30 del 1900, quando è stata ricostruita dopo un terribile attentato che causò decine di vittime.
Gli interni sono molto più colorati e luminosi di quello che ci si può aspettare.
E’ una dei quattro edifici sacri del quadrilatero della tolleranza.
CHIESA DI SANTA SOFIA
E qui mi rendo conto di non avere nemmeno una foto, chissà perchè poi.
La chiesa di Santa Sofia – che in realtà non è dedicata a Santa Sofia – è uno degli edifici più antichi della città. E’ stata distrutta e ricostruita più volte nel corso della sua storia millenaria, nell’aspetto attuale è un’austera chiesa di mattoni rossi che nasconde un vero tesoro nei sotterranei.
Una piccola curiosità: all’ingresso c’è una campana su un albero.
Questa strana sistemazione, ormai permanente, ha una storia alle spalle.
Durante la dominazione ottomana la chiesa di Santa Sofia era stata convertita in moschea e al posto del campanile era stato costruito un minareto.
Questo minareto crollò durante un terremoto e l’imam restò ucciso.
Una cosa del genere venne interpretata come un segno di cattiva fortuna e la moschea venne abbandonata.
Quando finalmente i bulgari si liberarono dai turchi nel 1878 non c’erano campane da suonare a festa a Santa Sofia.
Per rimediare in fretta e furia un gruppo di cittadini montò una campana su un albero – quell’albero – e da allora è sempre rimasta lì.
CATTEDRALE DI ALEXANDER NEVSKIJ
La Cattedrale di Alexander Nevskij è l’immagine stessa di Sofia, il simbolo, il luogo più fotografato.
Gli esterni hanno una caratteristica interessante: la parte più nota e fotografata non è la facciata ma il retro.
Solo dal retro infatti è possibile apprezzare il gioco di cupole dorate e di tetti in rame.
Vale senz’altro la pena fare un giro della piazza per ammirarla da tutte le angolazioni, è davvero notevole e i giardini sono vivaci e sempre pieni di gente.
E’ una cattedrale imponente, non si riesce a capire le sue dimensioni fino a che non si entra e si resta a bocca aperta sotto la cupola centrale.
Gli interni sono vasti come una piazza, può ospitare più di 5.000 persone.
E’ la chiesa ortodossa più importante della Bulgaria e gli interni sono un tripudio di ricchezza: marmi, oro…assolutamente da vedere!
Un’osservazione: a me le finestre della cupola hanno ricordato Santa Sofia ad Istanbul, anche se in questo caso la cupola è notevolmente più grande.
Se anche voi come me vi chiedete chi fosse Alexander Nevskij vi lascio questo link per approfondire : era un eroe, un santo, un guerriero, il “sole della Russia”. Il suo nome è ovunque nei paesi dell’ex blocco sovietico.
Nei giardini di fronte all’ingresso si trova il mercato delle icone. Alcune bancarelle poi vendono piccole cose vintage: spille, monete e altre cose interessanti. Merita senz’altro dedicare un po’ di tempo all’esplorazione.
CHIESA RUSSA DI SAN NICOLA
Un vero gioiello, autentica bellezza. Piccola ed immersa in un parco curatissimo nel quartiere più bello della capitale.
Sarà stato per i giochi di luce del sole sulle dorature delle cupole o per l’atmosfera di perfetta quiete ma mi ha colpita davvero.
La chiesa di San Nicola è relativamente recente, è stata costruita a inizio 1900 e il suo nome è un omaggio allo Zar Nicola II
IL MERCATO DELLE DONNE
In ogni città vado sempre a cercare i mercati, perchè mi sembrano la chiave di lettura più accessibile per capire meglio le realtà del posto.
In questo caso non ho avuto fortuna perchè non sono riuscita ad incastrare tutto in modo da poter visitare il mercato la mattina. Ho trovato tutto mezzo chiuso, con le bancarelle più interessanti già svuotate.
Resta però assolutamente degno di nota il quartiere che ho attraversato per raggiungere il mercato: praticamente una strada intera dedicata a barbieri e negozi di Baklava. L’ho trovata irresistibile – e non ho potuto fare a meno di assaggiare ancora una volta i dolci mediorientali di cui vado matta.
MURALES
Sofia ha un buon numero di murales di autori conosciuti e c’è anche un tour dedicato alla street art – ma per motivi di tempo non sono riuscita a farlo.
Ho trovato comunque alcuni murales nelle zone più centrali, in un quartiere che probabilmente presto decollerà perchè è bellissimo!
Questo è di Penguin Girl e fa parte di un progetto più ampio che prevede la creazione di 100 murales sparpagliati in altrettante città. In ogni opera vengono raffigurati i monumenti più importanti della città e i pinguini, che sono la firma di questa artista.
(Un altro albero l’ho trovato ad Uzupis, Vilnius 😍 – e me ne sono resa conto solo ora)
Vi lascio il link del progetto, sembrerebbe fermo per il momento ma chissà?
IL RED FLAT
Il Red Flat è un posto davvero particolare.
E’ un appartamento in uno dei palazzi della zona centrale ed è rimasto uguale a com’era negli anni ottanta: stessi mobili, stessi oggetti.
E’ un tuffo in un passato che non esiste più e racconta la storia di una famiglia che – rispetto alle altre – aveva una posizione di privilegio. Il padre infatti lavorava all’estero ed aveva accesso a piccoli lussi e a valuta straniera.
La storia di questa famiglia viene narrata per raccontare la storia di un paese intero in un periodo storico che mi interessa molto: quello della cortina di ferro, dell’Unione Sovietica, del comunismo e della sua fine.
Una cosa che mi ha colpita molto è quella di aver ritrovato oggetti e sensazioni che io ricordo dagli anni settanta. Anche se ero solo una bambina ho riconosciuto dei giochi, dei dolcetti. Ho risentito l’odore di certi mobili – che cosa strana.
Mentre ascoltavo l’audioguida ho potuto esplorare la casa e curiosare ovunque, scoprendo tante piccole cose che mi hanno commossa e fatto pensare.
A differenza di musei sull’epoca comunista visitati in altri paesi però questo mi ha dato sensazioni completamente diverse: in qualche modo la vita durante il comunismo qui viene raccontata con un filo di nostalgia, forse mettendo in evidenza le cose più belle in modo che quelle brutte passino un po’ in secondo piano.
Che dire? Secondo me va visto, anzi, va visto proprio il primo giorno, per interpretare meglio alcune sensazioni su una città che sembra non essere poi così sicura di quello che sta diventando.
VITOSHA BOULEVARD E NDK – PALAZZO DELLA CULTURA
Il Vitosha Boulevard è il corso principale della città, un bel viale pedonale con vista sul monte Vitosha.
Lungo questo viale ci sono molti posti dove fermarsi per la cena o per una pausa golosa – il mio preferito è stato Shtastlivetsa – una vera chicca.
Al contrario dei corsi principali di altre capitali europee qui non ci sono poi così tante catene, resistono anche i negozi locali, tipici.
Molti negozi vendono prodotti a base di olio di rose, altri vendono frutta secca tostata al momento: questo rende la passeggiata su questa via particolarmente profumata e golosa.
Se amate la frutta secca qui potrete fare scorta – è davvero ottima ed economica.
La passeggiata porta fino al palazzo della cultura, l’NDK con le sue fontane luminose, particolarmente scenografiche quando scende il buio.
Da Sofia inoltre è possibile fare diverse escursioni in giornata.
Io ne ho fatte due – una alla valle delle rose e alle montagne e l’altra alla chiesa di Boyana ed al Monastero di Rila – patrimoni UNESCO. Prossimamente le racconterò nel dettaglio in post dedicati perchè ho visto davvero molto, pur avendo poco tempo a disposizione.
Per concludere: Sofia è una città interessante e merita più del tempo che le ho dedicato, tornerò presto!
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