Un giorno a Buda
Come saprete la città di Budapest è in realtà composta dalle città di Buda e Pest, separate dal Danubio. Le due città hanno anime diverse. Pest è grintosa e stravagante, Buda è elegante e piena di fascino.
Nel nostro programma di visite abbiamo deciso di dedicare a Buda una giornata, organizzandoci in modo da essere al Bastione dei Pescatori al calar della sera, in uno dei posti più panoramici della città.
La nostra visita inizia dalla Chiesa di Mattia, ovvero da quello che per me è il cuore di Buda.
Questa chiesa è uno degli edifici più antichi della città. Nei suoi oltre settecento anni di storia è stata distrutta e ricostruita più volte, è stata trasformata in moschea e poi di nuovo in chiesa, ha ospitato fastose cerimonie di incoronazione…
Contrariamente a quanto accade di solito questa chiesa non prende il nome da un santo ma da Re Mattia Corvino detto Mattia il giusto, che visse nel quindicesimo secolo e che qui si sposò due volte.
Dalla piazza della chiesa si arriva direttamente ad uno dei posti più conosciuti e fotografati di Budapest, il Bastione dei pescatori.
Questo bastione di pietra bianchissima e con le sue caratteristiche torrette è stato costruito fra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo. Le sette torri rappresentano le sette tribù che compongono il popolo ungherese.
Dalle terrazze del Bastione dei Pescatori si gode il panorama più bello di Budapest.
La parte a livello della piazza è liberamente accessibile, per salire sui camminamenti superiori c’è da pagare un biglietto simbolico. Saliamo e ci godiamo lo spettacolo della città ai nostri piedi.
Il colpo d’occhio è spettacolare.
Sotto il bastione ci sono scale e stanze, lo scopriamo mentre andiamo a vedere una proiezione della città al cinema 3D (Queste cose cerchiamo di farle sempre, anche solo per avere tutti un’idea rapida della storia e delle curiosità di una città). Il filmato è breve ma ben fatto, e ripercorre secoli di storia in modo coinvolgente e molto interessante.
Usciti dalla proiezione ci avviamo verso uno dei luoghi che abbiamo visto nel filmato: l’ospedale nella roccia. Nel museo è ospitata anche una mostra sulle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, motivo in più per vedere l’esposizione (ve la raccontiamo qui ).
Dopo la visita passeggiando nel centro storico ci imbattiamo nell’indicazione di un labirinto, sembra una cosa divertente e Valentina insiste per provare. Stavolta gli uomini stanno fuori e le donne si avventurano nelle viscere della terra all’avventura. Un’avventura molto breve, perché il labirinto si rivela molto più terrificante di quello che lei immaginava e dopo pochi minuti ha insistito per tornare indietro ed uscire. Un vero peccato perché era molto divertente!
Anche questa attrazione sfrutta il labirintico sistema di grotte sotterranee in cui hanno costruito anche l’ospedale, ed è suddiviso in più sezioni con labirinti di vario genere. Noi siamo riuscite a fare il labirinto del buio (Dove però Valentina mi ha costretta ad usare la torcia del cellulare!) ed abbiamo iniziato il labirinto di Dracula. Quello per lei è stato davvero troppo! Intendiamoci, non c’è niente che faccia paura, solo il buio nel primo e la nebbiolina verde nel secondo. Nulla di spaventoso, ma le paure non si discutono, no?
Se volete visitare i labirinti tenete presente che dentro fa davvero freddo e che a terra possono esserci grandi pozzanghere. (Mettete in conto di bagnarvi le scarpe).
Uscite finalmente alla luce del sole ci prendiamo una bella pausa merenda e poi via, all’ultima tappa della nostra giornata: il Palazzo Reale.
Arriviamo nella grande spianata proprio all’ora del cambio della guardia (Nota: il cambio della guardia principale dovrebbe essere tutti i giorni a mezzogiorno. Poi c’è anche in altri orari, noi li abbiamo visti segnati su un tabellone a fianco del punto informazioni)
Dopo il cambio della guardia veniamo attratti irresistibilmente da un grande mercato dell’artigianato e del folklore internazionale, situato proprio all’interno dei giardini del Palazzo Reale.
Ci troviamo a scegliere: meglio il palazzo o le bancarelle e i giardini? La risposta è facile: il palazzo è stato seriamente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, non ci sono arredi da visionare. Il palazzo ospita due musei al suo interno: la Galleria nazionale ungherese e il museo storico. Musei o bancarelle di antichi mestieri?
Ovviamente bancarelle! (Sono domande da farsi?). Il mercato ve lo racconto qui, era talmente bello e vario che merita una pagina a parte
Appena prima del tramonto decidiamo di fermarci a cena qui, all’interno del mercato. Scegliamo un posto dove cucinano salsicce e verdure in padella dall’aspetto invitante e ci sediamo a cena, guardando il panorama. E’ quasi ora di risalire al Bastione dei Pescatori, per fare qualche foto alle luci della città che si accendono.
Per una volta calcoliamo bene i tempi ed arriviamo al Bastione dei Pescatori proprio nell’ora blu (Quella immediatamente dopo il tramonto) in cui la luce azzurra del cielo rende tutto magico.Ci godiamo un po’ la città dall’alto: oggi è stata una giornata veramente lunga, ma possiamo sederci ancora un po’ prima di iniziare il ritorno a casa.
Su Budapest nel blog:
Budapest – una piccola guida senza pretese
Commenti recenti