Nel sud nella Baviera, non lontano da Fussen si trova il piccolo castello di Linderhof, costruito da Ludovico II perchè fosse il suo rifugio. Al contrario del magnifico castello di Neuschwanstein questo era più simile ad una residenza di campagna, liberamente ispirata al Petit Trianon della reggia di Versailles. Versailles ed i reali di Francia sono stati per Ludovico II una fonte continua di ammirazione e di ispirazione, e questo è evidente anche dalle scelte decorative fatte per Linderhof.
In molte sale è possibile addirittura imbattersi nello stemma di Luigi XIV, Re Sole – Ludovico II definiva sè stesso “Re Luna”, in omaggio al sovrano francese. Questa “sudditanza” si ritrova anche nello stemma stesso di Ludovico II – “Non inferiore ai più”.
Gli interni del castello sono magnifici ma non è possibile fotografarli, quindi vi rimando alla pagina ufficiale del Castello di Linderhof – è possibile scaricare anche una guida pdf in italiano.
Tra le stanze più suggestive c’è senz’altro la sala degli specchi: si dice che il sovrano la amasse molto ed avesse l’abitudine di passare le notti a leggere qui, guardando i mille giochi di luce delle fiammelle delle candele riflesse.
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(Foto dal sito Tuttobaviera.it) |
In tutto il castello si nota un amore per il dettaglio ed il particolare, e per i tempi in cui è stato costruito ed abitato dal sovrano di Baviera era considerato estremamente all’avanguardia.
Fra i vari trucchi che ci sono rimasti impressi c’è senz’altro quello del “tavolo che si apparecchia da sé” ( “Tischlein-deck-dich” ) voluto appositamente dal sovrano per evitare il disturbo di avere dei camerieri attorno. In pratica questo tavolo poteva scendere direttamente in cucina dalla sala da pranzo. Lì veniva apparecchiato e venivano servite le varie pietanze ed il sovrano doveva solo aspettare che il tavolo tornasse in sala da pranzo. A fine cena si limitava a segnalare con un campanello che potevano sparecchiare e il tavolo scendeva di novo.
Ludovico II era noto per queste sue stranezze, e questa è al tempo stesso insolita e geniale.
I giardini del castello sono piacevoli e pieni di piccole sorprese. Lo stile predominante è un misto fra il barocco e il giardino all’italiana, una composizione davvero molto personale ed originale.
Nel parco si possono trovare due edifici che sfortunatamente nel 2011 erano chiusi per manutenzione. Il chiosco moresco e la casa marocchina, dove si trova il fantastico trono dei pavoni. Altra costruzione degna di nota è la Grotta di Venere, scavata direttamente nella roccia della montagna e decorata con un laghetto artificiale e stalattiti in pietra.
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Grotta di Venere – Castello di Linderhof 2011 |
In questa grotta si tenevano concerti ed rappresentazioni, ed era considerata modernissima.
Era completamente illuminata e riscaldata, c’erano dei trucchi scenici molto suggestivi e si poteva navigare sul laghetto nella barca a forma di conchiglia. Un’opera stravagante ma interessante.
Linderhof è stato l’unico dei tre castelli voluti da Ludovico II in cui lui abbia abitato. Ludovico II è morto in circostanze misteriose nel 1886, dopo esser stato dichiarato pazzo e deposto.
Qui l’itinerario della nostra vacanza in Baviera.
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