Symi, l’isola dei pescatori di spugne – forse dovrei definirla così ma vi assicuro che la parola “torrida” la descrive molto meglio!!
Symi è un’isola splendida, a circa un’ora di navigazione dal Porto di Rodi.
Si trovano numerose imbarcazioni che fanno questa tratta, vi consiglio di acquistare le escursioni ai banchetti al porto, chiedendo i prezzi e mercanteggiando un po’. Se andate verso sera i prezzi per il giorno successivo sono ribassati – è una sorta di last minute.
Scopriamo questa bellezza dalle foto sulla nostra guida, il paese di Gialos è un vero spettacolo e decidiamo di festeggiare qui il nostro anniversario.
La gita prevede una prima sosta al Monastero di Panormitis (Di cui parliamo in un altro articolo) e il resto della giornata a Gialos, la capitale dell’isola.

L’isola è una roccia brulla, con pareti a strapiombo sul mare cristallino, e quando finalmente la nostra barca raggiunge il porto restiamo incantati da questa cascata di case colorate che si specchiano nel mare. Non ha proprio niente in comune e con quello che abbiamo visto finora della Grecia, questi colori, queste architetture sono la somma di diverse influenze, che hanno creato un insieme armonico ed originale.
Tutta questa bellezza è dovuta al periodo di ricchezza derivante dalla pesca delle spugne, che venivano vendute in tutta Europa.
L’inquinamento ed una malattia hanno decimato le spugne nell’Egeo e adesso sono protette. Quelle che si trovano in vendita alle immancabili bancarelle vengono dall’oriente. L’argomento della pesca ci interessa e nel primo giro di esplorazione scopriamo un piccolo museo, ma è ora di pranzo, rimandiamo la visita al pomeriggio.
Scoviamo ad un’estremità del porto un ristorantino con i tavoli fin sul molo: c’è ombra, un filo di vento, bevande fresche… riprendiamo un po’ di fiato e ci gustiamo gli ottimi piatti caratteristici: il polpo arrostito più buono di tutta la vacanza!L’argomento ci intriga quindi andiamo a visitare un piccolo museo privato sulla raccolta delle spugne. Qui troviamo qualcosa di molto interessante.

Conoscete la storia del meccanismo di Antikythera? E’ uno dei grandi misteri dell’archeologia moderna.
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Meccanismo di Antikythera . Museo archeologico di Atene (Foto dal web) |
All’inizio del secolo scorso alcuni pescatori di Symi si trovarono costretti a ripararsi da una tempesta presso l’isola di Antikythera. Approfittando della sosta scesero a cercare spugne e trovarono invece una zona disseminata di reperti. Tra questi c’era un meccanismo in metallo, che appariva del tutto anacronistico, tanto da far pensare che risalisse ad epoche più recente.
Le analisi di laboratorio fatte in tempi più recenti dimostrano invece che questo meccanismo risale almeno al primo secolo avanti Cristo, e questa datazione ha scatenato la fantasia degli scienziati.
A cosa poteva servire? E da dove veniva questa tecnologia?
Con un lungo lavoro di recupero e restauro gli studiosi sono stati in grado di ricreare un meccanismo funzionante: a quanto pare questa macchina era una specie di calendario/calcolatore, che poteva calcolare le eclissi e il moto dei pianeti. Tutto questo più di duemila anni fa: una tecnologia inimmaginabile per l’epoca.
Per approfondire vi rimando a questo articolo su Focus
Qui l’itinerario della nostra vacanza a Rodi e Symi.