Phi Phi islands – mini guida alle spiagge più famose
L’arcipelago delle isole Phi Phi (Che si pronuncia P, non Fi ) è composto da Phi Phi Don e Phi Phi Lee, due isole di incredibile bellezza nel Mar delle Andamane, a metà strada fra la costa di Krabi e quella di Phuket.
Tanta bellezza non può far altro che attirare turisti da tutto il mondo, ed è per questo motivo che in certi momenti la folla diventa insostenibile ed il governo thailandese si vede costretto a chiudere l’accesso alla bellissima Phi Phi Lee.
INDICE
GENNAIO 2018
Nel periodo in cui siamo andati noi, a metà gennaio del 2018, l’accesso era ancora possibile e abbiamo potuto godere – anche se solo per pochi minuti – della vista della bellissima Maya Bay ancora relativamente poco affollata. Ma andiamo con ordine, che c’è tanto da dire!
Su suggerimento di un’amica incontrata in un gruppo su Facebook abbiamo prenotato tre pernottamenti a Phi Phi Don, al Viking Nature Resort. Cercavamo una struttura che potesse rientrare nel nostro budget, che fosse in un posto tranquillo e naturale e con una spiaggia piacevole per i momenti di relax. Che dire? Il Viking è perfetto!!
(Se vi interessa il gruppo si chiama Famiglie Globetrotter, ed è pieno stracolmo di spunti interessanti)
COME SI RAGGIUNGE L’ISOLA
Ogni giorno dalla costa partono numerosi traghetti e barche veloci, anche per escursioni di un solo giorno.
Noi ci imbarchiamo dal porto di Krabi Town e dopo una traversata di meno di due ore raggiungiamo il porto di Ton Sai, sull’isola di Phi Phi Don. Lì troviamo ad aspettarci il barcaiolo con il cartello del Viking: dobbiamo prendere una barchetta per raggiungere il resort. Il viaggio è breve e piacevole, e individuiamo subito la nostra destinazione: è inconfondibile!
Le stanze del resort sono casette su palafitte, nascoste in mezzo alla vegetazione. Ogni casetta ha la sua veranda con amaca, e la vista sul mare. E’ un paradiso!
Sull’isola di Phi Phi Don ci sono comunque diverse sistemazioni per tutte le tasche. Le più economiche sono nella zona del porto ma essendo una zona molto frequentata è possibile che siano un po’ chiassose e poco “paradiso tropicale”. Dal porto partono numerosi sentieri per raggiungere vari punti dell’isola, dal Viking la passeggiata è piacevolissima, circa venti minuti fra spiagge, giungla e giardini.
Dal Viking è possibile prenotare direttamente le escursioni per le isole vicine, e scegliamo proprio i barcaioli del resort per farci accompagnare prima a Phi Phi Lee e poi a Bamboo island. Le isolette sono vicine, il tragitto è breve ed i paesaggi sono magnifici!!
Per visitare Phi Phi Lee chiediamo al barcaiolo di anticipare un po’ la partenza e di fare il giro delle varie spiagge al contrario rispetto al previsto, in modo da raggiungere Maya bay per prima, mentre altri tour la lasciano quasi all’ultimo.
Una combinazione di strategia e fortuna e una splendida giornata di sole ci permettono di godere al massimo di questa gita, tra paesaggi mozzafiato e spiagge sognate per anni.
Maya bay è diventata improvvisamente famosa dopo un film del 2000 con Leonardo DiCaprio. Di colpo questa spiaggia favolosa è diventata un sogno collettivo, e inevitabilmente si è riempita di gente .
Beh, impossibile arrivare fino a qui e non dare almeno un’occhiata.
Pur tra le barche e l’affollamento il posto è magnifico, bello da commuovere. Maya bay è un’ampia insenatura orlata da una spiaggia bianchissima. La laguna è come incastonata nel corpo dell’isola, fra pareti di roccia altissime che la abbracciano completamente.
« Io credo ancora nel Paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori: perché non è dove vai, lo trovi dentro, quando senti per un momento nella tua vita di far parte di qualcosa… e se lo trovi, quel momento… dura per sempre » – Dal film The Beach. Qui serve una foto da internet, scattata dall’alto, per capire com’è fatta questa isola incredibile. (Foto dal sito dell’Ente del turismo Thailandese )
L’insenatura in alto è Maya Bay, quella piccolina in basso è Loh Samah Bay. Non trovo una foto in cui si veda tutta l’isola, ma già così si riesce a farsi un’idea.
Pareti verticali, ricoperte da ina vegetazione fittissima. insenature profonde e mare…le foto parlano da sole!!
Ci godiamo per un po’ la spiaggia quasi tutta per noi e poi notiamo l’arrivo delle barche della costa. E’ tempo di andare prima che si riempia troppo, la giornata è appena iniziata!
La tappa successiva è subito prima dell’uscita dalla baia, un punto particolarmente bello per fare snorkelling. Ci tuffiamo e veniamo istantaneamente raggiunti da nugoli di pesci colorati, che vengono a curiosare. L’acqua qui è stupenda, calda e limpida, e il fondale è pieno di vita. Il barcaiolo ci aspetta pazientemente mentre noi giochiamo nell’acqua.
La tappa successiva è Loh Samah Bay. Il barcaiolo ci accompagna su una spiaggia che non è accessibile alle grandi barche che vengono dalla costa, solo le long tail possono navigare in acqua così bassa. La spiaggetta è completamente racchiusa fra alte pareti di roccia, è un posto davvero magnifico. (Beh, dovrò inventarmi qualche altro aggettivo, il vocabolario non basta!!)
La solitudine dura giusto il tempo di attraccare: ma va benissimo così. Questo paradiso va condiviso, chissà quanti altri come noi lo hanno sognato per anni!
Questa è Loh Samah Bay, con le sue rocce che sembrano quasi colate di cera.
Il posto è incredibile, spiagge nascoste sotto pareti a strapiombo, mare pieno di vita. La bellezza qui è di casa!Visitiamo la Pileh Lagoon, ma la folla che proviene dalla costa sta invadendo l’isola – consiglio dato con il cuore: partite prestissimo e fate il giro al contrario!
Penso che sia questo accorgimento che ci ha permesso di godere di questi posti al meglio.
Ci fermiamo ad osservare le grotte dove vengono raccolti i nidi di rondine, apprezzati in molte cucine asiatiche. Questa è la Viking Cave e le strutture in bamboo che si vedono non sono altro che scale, per raggiungere i nidi.
La gita volge al termine e torniamo verso Phi Phi Don, ultima fermata Monkey Beach. Su questa spiaggia raggiungibile solo via mare vive una colonia di scimmie che si è specializzata…nell’accoglienza dei turisti! Ogni giorno infatti qui attraccano decine di barchette e le scimmie che vivono su questa scogliera hanno imparato trucchi fantastici per avvicinare e rapinare i turisti incauti! Abbiamo visto un “attacco” degno fi un film, con una scimmietta – graziosissima peraltro – che ha tirato giù il costume ad una ragazza per distrarla e rapinarla. Occhio perchè queste sono mille anni avanti!!
La spiaggia è favolosa ma decisamente troppo affollata, e rientriamo alla “nostra” spiaggia – quella del Viking – con un sospiro di sollievo!
TON SAI E LOH DALUM BAY PHI PHI DON
Su PHi Phi Don segnalo altre due spiagge facilmente raggiungibili e di grande bellezza: una è proprio a Ton Sai, il paesino principale. L’isola ha una forma insolita, con una sottile strisciolina di terra che unisce due punti montuosi.
Sulla strisciolina sorge il villaggio di Ton Sai. Malgrado tutte le recensioni assolutamente critiche che avevo letto io l’ho trovato accogliente e ben tenuto, un posto piacevole per una passeggiata o una cena.Da un lato c’è il porto, dove attraccano ogni giorno traghetti e navi di ogni genere. Dall’altra c’è una grande laguna che si chiama Loh Dalum Bay e che con la bassa marea diventa una spiaggia sconfinata.
LONG BEACH PHI PHI DON
Altra spiaggia scenografica è quella di Long Beach, a pochi metri dalla spiaggetta del Viking.
O meglio: a pochi metri via mare, perchè per raggiungerla via terra il discorso è tutto diverso. Qui infatti siamo nella parte montuosa dell’isola, e ogni spostamento consiste in salite ripidissime, e spesso disagevoli. Il premio però è una lunghissima striscia di spiaggia bianca, con vista su Phi Phi Lee.
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