Mar Morto, un’esperienza surreale
Me l’avevano detto: nuotare nel Mar Morto è un’esperienza surreale, tutte le regole cambiano e ci si trova a galleggiare come tappi di sughero e a dover imparare un modo nuovo di muoversi.
Ero preparata, pensavo di sapere cosa aspettarmi, ma credetemi, non si può immaginare!
E’ diverso da tutto quello che io abbia mai sperimentato prima!
Ma andiamo con ordine: il Mar Morto è un lago salato enorme e si trova al confine fra Giordania e Israele.
Si trova della depressione più profonda della terra, le sue rive sono 415 metri sotto il livello del mare.
Le sue acque hanno una salinità elevatissima, e questo rende un bagno in queste acque un’esperienza indimenticabile!!
Tutto questo fa del Mar Morto una tappa irrinunciabile del nostro viaggio in Giordania, un’esperienza assolutamente sopra le mie aspettative.
Una cosa importante da sapere è che quella non è come l’acqua salata a cui siamo abituati. Se va una goccia in un occhio il bruciore è tremendo, ed entrare in acqua con un graffio o una piccola ferita è una vera tortura. Serve acqua dolce per risciacquarsi, quindi la scelta di un lido attrezzato è quasi obbligatoria.
Contrariamente al resto della Giordania qui i prezzi sono alti, quindi la scelta cade per forza su una delle soluzioni più economiche: Amman Beach. (In realtà qui i lidi sono due: Amman beach ed Amman Tourist Beach – quest’ultima è ancora più economica)
Ecco: qui è necessario aggiungere una cosa. Dopo aver letto le terribili recensioni di questo posto – e del Mar Morto in genere – mi aspettavo una discarica di rifiuti.
Ora io non so cosa abbiano visto gli altri, so cosa ho visto io: lingue di sale bianchissime, acqua tiepida e trasparente e un bel lido attrezzato con piscine e ristorante. Vecchiotto ma pulito.
E’ indispensabile sapere che il Mar Morto è un lago, e che quindi sulle sue rive non c’è sabbia, ma terra. Non è il mare, è un’altra cosa.
Immagino che gran parte delle lamentele siano direttamente collegate al costo dell’ingresso ( 20 jd per Amman Beach) ma credetemi: una doccia dopo il bagno nel Mar Morto serve assolutamente!!

Mar Morto – Istruzioni per l’uso
Galleggiare a pelo d’acqua è un’esperienza inedita. Seguiamo scrupolosamente le istruzioni per l’uso!!
L’acqua stessa è insolita, sembra soffice, è difficile affondare le braccia per nuotare.
All’inizio bisogna fare movimenti lenti e cauti per evitare di rotolare sul pelo dell’acqua. Poi ci si abitua e diventa un gioco piacevole, e iniziamo a sperimentare i nostri nuovi limiti.
Possiamo stare seduti, l’acqua ci sostiene. Impariamo in fretta che è meglio non sollevare schizzi: l’acqua sul viso è fastidiosissima.
Valentina non riesce a star dentro, deve scappare nelle piscine.
Ci godiamo questa parentesi piacevolissima, sotto un sole torrido e immersi in una leggera foschia dovuta all’evaporazione.
Sulla spiaggia è possibile anche fare i fanghi, ma scegliamo di evitarli – troppo caldo per apprezzarli.
Dopo il bagno nel Mar Morto proviamo anche le piscine della struttura e scopriamo di essere diventati di colpo pensantissimi e incapaci di nuotare: ci si abitua in fretta a galleggiare senza fatica!
Dopo aver sguazzato e riposato salutiamo Amman Beach e ci rimettiamo in moto per proseguire verso la nostra prossima tappa: la riserva naturale di Dana.
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