Una passeggiata fra i fiori a Vitorchiano
Presso il paese di Vitorchiano (VT) si trova il Centro Botanico Moutan dove c’è la più grande raccolta al mondo di peonie arboree ed erbacee.
Strutturato in parte come giardino ed in parte come vivaio dà il meglio si sé a primavera, quando le peonie presenti iniziano a fiorire e riempiono un’intera collina di colori e profumo.
La fioritura è indicativamente da fine marzo a inizio maggio – ma le date sono variabili secondo la stagione.
Qui sono raccolte oltre 600 varietà fra le forme naturali e gli ibridi, e i nomi delle piante sono belli quanto i fiori stessi. A Vitorchiano queste piante sembra che abbiano trovato l’habitat ideale per prosperare, in particolare le peonie arboree.
La peonia è un fiore di origine cinese, conosciuto fin dai tempi antichi. E’ protagonista di poesie e leggende, ha una sua simbologia, viene spesso raffigurata nei tatuaggi. E’ conosciuta in Europa fin dall’antichità, ed ha proprietà medicinali.
La leggenda che mi piace di più fra quelle che ho trovato è quella dell’imperatrice del Catai:
“Nel palazzo dell’imperatrice del Catai c’era un giardino immenso, pieno di piante e fiori. L’imperatrice Wu-Tian, che era anche una maga, ordinò ai fiori del giardino di sbocciare tutti insieme, ma la peonia si rifiutò.
L’imperatrice si arrabbiò e per vendicarsi sradicò tutte le peonie e le fece trasportare in montagna, fra la neve ed i ghiacci.
Nonostante il freddo le peonie fiorirono ugualmente, e i loro fiori erano talmente belli che l’imperatrice si rassegnò, le riportò nel suo giardino e donò loro il titolo di regine dei fiori.”
A vederle qua nel pieno della fioritura non si può che essere d’accordo con Wu-Tian, sono una gioia per gli occhi e per il cuore. Ma nel giardino non ci sono solo peonie, tra i vialetti sbocciano i lillà e il glicine ricopre i pergolati. Qui la primavera è all’ennesima potenza!
Al centro botanico di Vitorchiano oltre alla zona di giardino e vivaio è possibileacquistare piante e prodotti naturali, e pranzare al Colour Cafè, un locale molto grazioso fra i fiori.La nostra giornata prosegue a Civita di Bagnoregio, la città che muore.
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