Il quarto giorno a New York
Questo quarto giorno a New York è iniziato con la ferma volontà di fare una VERA COLAZIONE ALL’AMERICANA. di quelle iperproteiche, a prova di dieta!
Dove trovare il posto giusto? Non saprei, noi abbiamo deciso di andarlo a cercare al Chelsea Market: grande idea!
INDICE
CHELSEA MARKET
Il Chelsea Market è proprio il posto giusto da visitare in caso di fame. Si trova all’interno di una vecchia fabbrica di biscotti ormai dismessa, ed occupa l’isolato compreso fra la 15a e la 16a strada e la 9a e la 10a avenue.
Una curiosità: in questa fabbrica si producevano i biscotti Oreo. Cosa c’è di più americano?
Nella ristrutturazione hanno recuperato il vecchio fabbricato, riadattandolo come un nuovo spazio commerciale per mercati e attività di ristorazione. La ristrutturazione ha lasciato intatto il fascino industriale dell’epoca, è l’interno è pieno di fascino. E di ristorantini!
La nostra scelta per la VERA COLAZIONE ALL’AMERICANA (Tutto maiuscolo perchè è stata veramente una colazione fantastica) cade su Friedman’s Lunch.
Vista l’ora è stato più un brunch di una colazione: meglio, ancora più americano, no?
Dopo esserci saziati a volontà – attenzione, le porzioni sono davvero molto abbondanti – siamo pronti per completare la visita del Chelsea Market.
Tra i negozi ne segnalo uno veramente kawaii : il Pearl River Mart. La caverna delle meraviglie per qualsiasi appassionato di oggettistica di origine asiatica: più è inutile più è carina!
Usciti dal Chelsea Market ci troviamo proprio di fronte ad una delle scale per salire sulla High Line. Altro posto che ho trovato veramente geniale.
La High Line è uno splendido giardino, una via pedonale lunga oltre due chilometri, che corre tra le case e paralllela al fiume.
Un giardino a 5 metri da terra!
Qual è il motivo di questa collocazione insolita?
In origine questo parco sorprendente era parte della West Side Line, una ferrovia sopraelevata in disuso da anni.
Dopo la fine del passaggio dei treni su questa linea ci sono stati anni di discussioni su cosa fare di questa struttura. La maggioranza avrebbe voluto semplicemente demolirla ma un comitato di residenti, gli Amici della High Line, presentò un progetto irresistibile: riconvertire la struttura in un giardino urbano.
Dove passavano i treni adesso ci sono piante e fiori, in alcuni punti anche alberi. Tutto suggerisce la sua storia, in alcuni punti è possibile vedere le traversine originali, che adesso sono sepolte sotto un tripudio di erbe e fiori.Il risultato è un parco vivace, vario, dove è piacevole fermarsi a riposare all’ombra e a guardare la gente che passa. Guardando le case che si affacciano sulla High Line ho pensato spesso a come doveva essere prima vivere sopra ad una ferrovia, e poi ad una brutta struttura abbandonata. Adesso che la High Line è diventata uno dei parchi più vivaci e piacevoli della città chissà come sono felici i residenti!
Il parco presenta diversi spazi attrezzati, e ci sono bancarelle e chioschi. La vista sulle strade della città è soprendentemente bella e la varietà di piante che arredano il giardino è una gioia per gli occhi.
Il tempo però continua a peggiorare e quindi ci troviamo costretti ad improvvisare un piano B: andiamo al Museo di Storia Naturale!
Ci sono tre cose importanti da sapere su questo museo:
1) il costo del biglietto è solo un suggerimento. Questo è uno dei musei “pay as you wish” della città, significa che l’ingresso è a offerta libera.
2) il museo chiude presto nei giorni infra settimanali, quindi se andate di pomeriggio mettete in conto di esser buttati fuori alle 17,30.
3) il museo è sconfinato e la segnaletica è decisamente carente, quindi cercate di farvi un’idea prima di entrare.
Noi scegliamo di visitare una mostra sui cinque sensi abbastanza interessante – ma col senno di poi avremmo potuto evitarla, non era niente di speciale.
Qui vi raccontiamo la nostra prima visita al Museo, nel 2010.
Quando usciamo dal museo è ancora presto, quindi andiamo a farci un giro in Times Square (Botteghini sempre chiusi!!). Quarto giorno a New York e non abbiamo ancora visto i botteghini aperti!!
Guardiamo qualche spettacolo degli artisti di strada e poi cerchiamo un posto dove cenare. Stavolta decidiamo di fare una cena tipica americana: ci dividiamo in quattro una pizza smisurata, come quelle che si vedono nei film.
Che dire: siamo rimasti sul classico, una margherita a prova di intrugli, e il risultato è stato soprendentemente gustoso!
Rientrando in albergo notiamo un cartello di fronte alla chiesa che si trova a pochi centinaia di metri dall’hotel. Per la domenica pomeriggio è prevista una messa con coro gospel. Perfetto: non dovremo fare le corse per andare ad Harlem e poi a vedere la sfilata del Gay Pride, ci basterà essere lì alle 17. Si chiude così il nostro intenso quarto giorno a New York!
(Poi le cose sono andate diversamente, ma meglio così!)
Qui potete trovare un riassunto della nostra vacanza a New York e qui di seguito i link agli altri giorni di viaggio:
PRIMO GIORNO
SECONDO GIORNO
TERZO GIORNO
QUARTO GIORNO
QUINTO GIORNO
SESTO GIORNO
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