Catania in un giorno – Toccata e fuga con Ryanair
Ci ho preso gusto: certo, in un giorno non si riesce a vedere tutto quello che una città come Catania può offrire ma vi assicuro che si vede abbastanza da desiderare di tornare ancora.
Dopo l’esperienza di Bari (Che potete leggere qui ) stavolta parto con la mia amica storica per un’avventura da un giorno.
Stavolta il programma è molto elastico perché non sappiamo con certezza cosa troveremo: abbiamo prenotato il volo senza sapere che avremmo visitato Catania proprio durante la festa di Sant’Agata, la patrona, e non sapevamo proprio cosa aspettarci. La festa di Sant’Agata è il 5 febbraio.
In tempi di covid però le celebrazioni sono estremamente ridotte – come ci hanno ricordato in molti catanesi nel corso della giornata – ed abbiamo quindi trovato una città vivace e addobbata per le feste, ma senza alcun disagio per il sovraffollamento.
INDICE
INFORMAZIONI PRATICHE
Volo Ryanair Pisa-Catania a/r (è una delle destinazioni con orari adatti ad una gita da un giorno, le altre da Pisa sono Bari e Cagliari. Gli operativi dei voli comunque cambiano nel corso dell’anno, vale sempre la pena dare un’occhiata per vedere se ci sono mete nuove)
L’Aeroporto di Catania è collegato alla città con bus di linea e con Alibus, una navetta. Il biglietto si può fare a bordo, non serve prenotazione, il tragitto da aeroporto a città è di circa 20 minuti.
PIAZZA DEL DUOMO E CATTEDRALE DI SANT’AGATA
La prima tappa è la centralissima piazza del Duomo, dove c’è la statua dell’elefante, simbolo della città.
Un elefante in pietra lavica che doveva proteggere la città dalla furia dell’Etna. Il rapporto fra città e vulcano è strettissimo, e non potrebbe essere altrimenti vista la vicinanza e la tendenza del vulcano a farsi notare con piogge di cenere e spettacolari eruzioni.
Nella foto si notano i paramenti per la festa di Sant’Agata e alcuni devoti che indossano il sacco – un saio bianco – e la scuzzetta – un copricapo nero.
Troveremo gente con il sacco ovunque per tutta la giornata, è una festa molto sentita.
A causa delle limitazioni covid per la festa non riusciamo a visitare la Cattedrale, l’ingresso era su prenotazione, quindi passiamo di fianco alla Fontana dell’Amenano e scendiamo nel bellissimo mercato A’ Piscaria.
Io li amo i mercati, li cerco in ogni città che visito, e questo è davvero da non perdere : pesce freschissimo, bancarelle piene di golosità – mi pento ancora di non aver assaggiato i carciofi arrostiti (Cacocciuli). Ecco: questi viaggi vanno preparati con un paio di giorni di digiuno, così si riesce ad assaggiare tutto quello che offrono.
Il mercato gira attorno alla cattedrale e ci imbattiamo prima nei venditori di ceri e poi in una versione in piccolo di quello che doveva essere la processione di Sant’Agata.
La tradizione infatti vuole che i devoti offrano dei ceri a Sant’Agata, per grazia ricevuta. La dimensione del cero richiama l’entità della riconoscenza alla Santa – e quindi oltre ai ceri standard in vendita alle bancarelle è possibile anche commissionare ceri di dimensioni diverse. Ci fermiamo a guardare e non posso fare a meno di pensare alla storia dietro ad ogni cero, sono felice che abbiano ricevuto la grazia.
Noto anche lo strato di sabbia dove i devoti spengono i ceri: ci spiegano che serve per evitare che al cera voli sulla strada rendendola scivolosa e pericolosa per i passanti.
VIA ETNEA E PIAZZA NETTUNO
La nostra visita prosegue – a sentimento – quindi passeggiamo per Via Etnea e Piazza Nettuno – dove troviamo un altro elefante decisamente rock.
VIA DEI CROCIFERI
Successivamente raggiungiamo Via dei Crociferi dove visitiamo la Chiesa di San Giuliano, una chicca che non mi aspettavo.
E’ possibile vedere Catania dall’alto salendo fin sopra la cupola – e già questa è un’esperienza che non avevo mai fatto.
Sulla cupola poi abbiamo incontrato una guida d’eccezione, un ragazzo che ci ha raccontato tantissime storie su Catania e sull’Etna con una passione una competenza davvero rare.
TEATRO GRECO
Sempre su suggerimento del ragazzo andiamo a visitare il teatro greco, un posto sorprendente con piscine di acqua limpidissima al posto del palco , un luogo completamente inaspettato.
MONASTERO DEI BENEDETTINI
Ci prendiamo un aperitivo da Prestipino in piazza e iniziamo a cercare di capire come trovare il pullman per il rientro, visto che le città è bloccata dalla festa. San Google ci viene in aiuto e andiamo direttamente al terminal degli autobus di Piazza Borsellino dove troviamo dubito l’Alibus per l’aeroporto.
Grazie Catania, torneremo!
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