Stoccolma in tre giorni: la capitale della primavera
Stoccolma è stata una bella sorpresa in questa primavera di maltempo del 2023.
Quando ho prenotato i voli ero già pronta ad andare incontro all’inverno e il meteo dei giorni prima della partenza lo confermava, ma questa volta ho avuto fortuna e a Stoccolma ho trovato una primavera fragorosa!
Prati e alberi fioriti, foglie nuove, gente che prendeva il sole: una città intera che si gode il primo assaggio di primavera.
Inutile dire che ne sono rimasta incantata: Stoccolma in maggio è un giardino sull’acqua.
Ancora una volta colgo al volo una buona occasione Ryanair da Pisa per l’aeroporto di Stoccolma Arlanda e via, verso nord!
INDICE
ALCUNE INFORMAZIONI UTILI (Prezzi aggiornati a maggio 2023)
Dall’aeroporto alla città:
– Arlanda Express all’andata ( costo 28 euro – tempo di arrivo in città 20 minuti. Stazione di Arrivo Stoccolma Centrale)
– Autobus Flygbussarna al ritorno ( costo 13 euro – Tempo di arrivo all’aeroporto 45/60 minuti )
Per entrambi si fa il biglietto anche direttamente in stazione.
Mezzi pubblici in città e dintorni: ho provato metro e autobus. Entrambi si pagano anche con carta contactless, ma funziona in modo diverso rispetto ad altre città.
In metro ad esempio non si deve passare sia all’ingresso che all’uscita.
Quando si passa si acquista un biglietto che dura 75 minuti e costa 39 corone (Circa 3 euro). L’abbonamento giornaliero invece costa 165 corone, circa 14 euro e va fatto alle macchinette (Si può fare da 24/48 e 72 ore). In base alla mia esperienza l’abbonamento non serve se si vuole godersi un po’ la città camminando. Le varie zone d’interesse sono piuttosto vicine tra loro, e la città comunque è molto piacevole da visitare a piedi.
Pernottamento: volevo fare l’esperienza di dormire in una nave ed ho scelto il Rygerfjord Hotel (80 a notte per la matrimoniale con bagno su Booking). Bello bello bello, pur essendo una sistemazione piuttosto semplice la vista dall’oblò della nave era a cinque stelle.
Si sente il movimento? No, io non ho sentito niente – e soffro moltissimo il mal di mare.
Voto 9 – ma solo nella bella stagione. Penso che in inverno sia in una zona freddissima da raggiungere, forse è meglio un hotel più tradizionale.
Possibilità di fare colazione a buffet a bordo al costo di 10 euro.
La vista dall’oblò è indimenticabile.
Cambio: non serve, non ho mai visto contanti, si usa la carta ovunque, pure per pagare l’ingresso ai bagni pubblici.
Musei e attività: direi che sono nella media italiana. Leggermente caro Skansen (Ma è un insieme di musei, direi che li vale)
Comunque ecco quelli visitati nell’ordine e con il link al sito ufficiale, per comodità:
Vasa Museum: unico al mondo, va visto (17 euro)
Skansen: il primo dei musei all’aria aperta, un parco/giardino davvero bello (22 euro)
Drottningholm Palace: l’attuale residenza dei reali di Svezia. Stupendo ( 11 euro). Si raggiunge molto facilmente con metro e autobus e volendo fare qualcosa di più sfizioso ci sono anche i battelli che partono da Klara Malarstrand, vicino al Municipio.
Palazzo reale: è molto ben conservato, con molti arredi originali. Se comunque volete scegliere solo un palazzo reale scegliete Drottningholm (13 euro)
Una cosa in generale che ho notato: non ho trovato affollamento né problemi di disponibilità di biglietti, quindi non ho prenotato niente in anticipo e nessun salta-coda. (Periodo di visita: maggio, giorni infrasettimanali).
PRIMO GIORNO – Un condensato di Stoccolma
Una cosa da sapere di Stoccolma è che la città è costruita su diverse isole e basta attraversare un ponte per cambiare completamente scenario. Qualche numero? 14 isole e 50 ponti, e ogni isola ha la sua identità.
Parto a piedi in direzione Gamla Stan, l’antico centro storico, e per farlo devo attraversare l’isoletta di Riddarholmen, parte anch’essa del centro storico. Qui alzate gli occhi e guardate la guglia del campanile della chiesa di Riddarholmen: non so voi ma io non ho mai visto niente del genere. Una guglia in ferro, traforata, leggera ed originalissima. A Riddarholmen segnalo anche la Evert Taubes Terras, un parco con una bella vista sulla città e sul municipio.
Una volta raggiunta la città vecchia, Gamla Stan, sono andata a cercare la piazza Stortorget famosa per le sue case colorate. Stortoget è la piazza più antica di Stoccolma ed è rimasta pressoché immutata fin dal Medioevo.
Da qui si dipanano strade e stradine tutte da esplorare, Gamla Stan è un centro storico piccolo e vivacissimo, vale la pena dedicare del tempo alla visita.
In pochi passi raggiungo il Palazzo Reale (Kungliga Slottet), la costruzione più imponente dell’isola. Per oggi non ho in programma la visita degli interni quindi mi limito a girarci intorno, e vado a cercare la statua più piccola della città, Jarnpojke (O Iron Boy). E’ veramente minuscola, alta 15 centimetri e nascosta in un giardinetto secondario.
Successivamente raggiungo Djurgarden a piedi, passando anche – per errore – sull’iconico ponte Skeppsholmsbron (Il ponte con la corona dorata che si vede in mille foto di Stoccolma)
Arrivata a Djurgarden per prima cosa ho visitato il Vasa Museum.
Il Vasa era un antico galeone, affondato nel porto nel 1628 e ritrovato praticamente intatto dopo più di 300 anni sott’acqua.
Dopo un restauro da record adesso è visitabile e lascia a bocca aperta. Se a Stoccolma potete vedere solo un museo scegliete questo!
Uscita dal museo sono andata andata allo Skansen, il museo all’aria aperta della vita quotidiana.
Definirlo così però non dà l’idea di quante cose ci siano da vedere: c’è un villaggio ricostruito con case d’epoca, con artigiani e figuranti che coinvolgono il pubblico in molte attività. C’è una parte in cui si possono vedere gli animali che vivono nella penisola scandinava, c’è una fattoria didattica, un grande acquario del Baltico, uno zoo dove vedere animali un po’ più esotici, una zona di street food in cui assaggiare le specialità più caratteristiche – probabilmente dimentico qualcosa.
E tutto questo in un parco meraviglioso, con boschi e fiori selvatici e scoiattoli ovunque.
Per il pranzo/merenda sono andata da Rosendals Tratgard ed ho mangiato fuori in giardino, sotto agli alberi in fiore. Anche questo è un posto da vedere: è un giardino/orto/serra/frutteto in cui si svolgono progetti e manifestazioni. Il ristorante è in una serra e il pranzo è a buffet, l’ambiente è davvero bellissimo.
Dopo una bella passeggiata sull’isola giardino sono tornata a malincuore in città, per visitare il mercato Saluhall – molto chic e poco mercato – e per vedere la via dello shopping, Drottningatan. Una zona pedonale carina, ma niente di più, forse mi aspettavo negozi di design svedese e invece quelli devono essere in altre zone.
Al ritorno provo la metropolitana, e già che ci passo vado a vedere due delle stazioni “opere d’arte” più conosciute.
La metropolitana di Stoccolma infatti è una grandissima galleria d’arte moderna, e disseminate in giro per la città ci sono diverse stazioni notevoli. La metro è un buon piano B in caso di maltempo, ma visto che ho avuto la fortuna di trovare sole e caldo ho preferito usarla il meno possibile.
Vi segnalo comunque le due stazioni che ho visitato: T-Centralen – da cui passerete per forza (Dovete scendere fino alla linea blu, T10 e T11), e Stadion, con il suo arcobaleno (Linea rossa).
Per la cena torno a Gamla Stan e vado all’ottimo ristorante Stockholm Gastabud, su consiglio di un’amica (Senza prenotazione, cucina tradizionale, bell’ambiente curato)
Quando rientro al mio albergo è ancora giorno, c’è un crepuscolo infinito e la città brilla sull’acqua. E’ un panorama meraviglioso incorniciato dal mio oblò.
SECONDO GIORNO – Alla scoperta dei dintorni
La giornata inizia con una bella colazione panoramica: mi prendo un caffè da asporto e un kanelbullar gigante e vado fare colazione al più bel belvedere della città: Monteliusvagen.
Se andate al belvedere non vi perdete la zona che è subito alle spalle, una parte di città fatta di casette minuscole, giardini fioriti e strade pavimentate di ciottoli. Un paesino nella città.
Visto il bel tempo decido di lasciare la Stoccolma per andare nei dintorni a visitare Drottningholm Palace, la residenza del Re di Svezia.
Il castello è visitabile ( tranne gli appartamenti in cui vive la famiglia reale) e gli immensi giardini sono a ingresso gratuito. Io l’ho raggiunto con metro e autobus, davvero facilissimo ed economico: in metro da Gamla Stan a Brommaplan e poi autobus fino al castello. Il tragitto dura circa 40 minuti e i mezzi si possono pagare con carta contactless, con un unico biglietto cumulativo. C’è anche la possibilità di andare in battello, partendo dal molo di Malarstrand, vicino al Municipio, oppure scegliendo una delle tante gite turistiche.
Il Drottningholm palace è patrimonio UNESCO, un palazzo splendidamente conservato immerso in un parco pieno di gente e di vita. Se durante la vostra visita volete scegliere un solo palazzo reale questo per me è il più bello e interessante.
Nel giardino immenso c’è anche un padiglione cinese (Chiuso al momento della mia visita). Il padiglione cinese era il posto in cui si svolgeva la vita di corte di campagna.
A Drottningholm ai tempi del re Gustavo III infatti c’era una regola piuttosto bizzarra: quando faceva bel tempo la corte doveva vestirsi “da campagna e doveva attraversare il giardino per raggiungere il padiglione cinese, dove avrebbe trascorso la giornata.
Se invece era brutto tempo dovevano restare al palazzo, vestiti in modo formale, come se fossero in città. Tutto gli intrattenimenti in quel caso sarebbero stati più classici e cittadini.
E fin qui direi che è piuttosto normale, no?
La cosa veramente divertente è che era il re a decidere se il tempo era bello o brutto, e lo faceva esponendo una carta da gioco sulla porta dei suoi appartamenti: cuori = bel tempo e spade = brutto tempo.
E non solo: il re ovviamente poteva cambiare idea, e lo faceva, anche più volte nell’arco della mattinata. Mi immagino i nobili: metti l’abito da campagna, toglilo, metti l’abito da città, toglilo ancora e così via.
Dovevano essere giornate movimentate!
Al ritorno in città avrei voluto andare in battello ma poi non avrei fatto in tempo ad arrivare a Skogskyrkogarden prima dell’orario di chiusura, quindi ho ripreso i mezzi.
Skogskyrkogarden è un cimitero in un bosco, sito UNESCO, un posto di una bellezza commovente.
Lapidi nuove, lapidi cancellate, fiori selvatici ovunque, alberi altissimi e macchie di sole. In questo cimitero è sepolta anche Greta Garbo, una lapide semplicissima fra i fiori.
Mi sono fermata a fare merenda con caffè e dolcetto. Mi ci potrei abituare!!
Grazie ai giorni di festa ho trovato una città con ritmi molto rilassati e con la voglia di godersi ogni raggio di sole: in giro infatti ci sono tantissime persone. Ovunque trovo gente già mezza nuda sui prati a prendere il sole, e i locali sui tetti traboccano di gente già dalla mattina: è come se la città intera fosse in vacanza, una bellissima atmosfera.
Queste giornate infinite poi mi ricordano un po’ quelle della mia infanzia, quando il tempo si dilatava e il sole non tramontava mai. Solo che qui non tramonta mai per davvero!!
Questo ultimo tramonto a Stoccolma lo voglio vedere dal Monteliusvagen: è bellissimo vedere l’ultimo raggio di sole e poi il lunghissimo crepuscolo rosa che dura per ore.
TERZO GIORNO – Seguendo l’ispirazione ( Municipio, Palazzo Reale, Cambio della Guardia)
Ho tutta la mattina a disposizione prima di iniziare a rientrare quindi me la prendo comoda e la mia scelta cade sul Municipio.
Dopo averlo visto notte dopo notte sull’altra sponda del mare ho deciso che voglio vederlo da vicino e scopro un bell’edificio con un colonnato ed una vista strepitosa sulla città.
C’è anche la possibilità di salire sulla torre, che secondo gli svedesi è fra le cinque torri più famose del mondo, ma non sono andata. (Vi risulta che sia famosa come la torre di Pisa, la torre Eiffel e l’Empire State Building? Ehm..)
Giretto di corsa, cappuccino e kanelbulle, ormai ho imparato a fare fika come una vera svedese!
Ritorno verso Gamla Stan ed attraverso il ponte Norrbro verso Helgeandsholmen, proprio di fronte al palazzo reale. Ci sono alcuni pescatori e un cartello attira la mia attenzione: non ci posso credere, da questo ponte, nel cuore della città, si pescano i salmoni!.
Ci sono alcune foto di pescatori con pesci enormi, mi fermo un po’ ad osservare i pescatori: magari ne pescano uno..
Niente di fatto, proseguo nella mia passeggiata e raggiungo il Palazzo Reale.
Questo, a differenza di Drottningholm palace, è un palazzo “di rappresentanza” ed è enorme, smisurato.
Conta ben 600 stanze ed è uno fra i palazzi reali più grandi d’Europa.
Al suo interno oltre agli appartamenti reali ci sono tre musei – tutti con biglietto separato.
Scelgo di visitare solo la parte degli appartamenti: molti arredi originali e una bella collezione di medaglie e decorazioni dei reali e dell’esercito.
Appena uscita mi sono trovata nella folla del cambio della guardia: avevo deciso di non vederlo ma ormai c’ero e mi sono fermata un po’ a guardare. Il cambio della guardia si svolge tutti i giorni da maggio ad agosto, alle ore 12:15 nei giorni feriali e 13:15 la domenica e i festivi – consultate gli orari ufficiali.
Il cambio della guardia è uno spettacolo con musica e parate che dura circa 40 minuti,
Segnalo anche un paio di bellissime librerie tematiche, una di soli romanzi gialli e l’altra un tempio del fantasy e science fiction: Science Fiction Bokhandeln.
Ecco, non sarei uscita più, c’è davvero di tutto.
E’ l’ora di ripartire, raggiungo la stazione centrale e rientro in aeroporto con Flygbussarna.(biglietto 15 euro alle macchinette in stazione, viaggio comodo di 50 minuti)
STOCCOLMA: TIRO LE SOMME
Il mio posto preferito? Pari merito fra Drottningholm e Djurgarden.
L’effetto WOW: la notte così breve che non ho mai visto il cielo completamente scuro, il sole alle quattro di mattina, le giornate senza fine.
Col senno di poi: non avrei fatto la coda per Meatballs for the People, polpette buone ma non valevano l’attesa.
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