Tokyo – Asakusa, Ueno e Skytree – Giorno 1
Asakusa, Ueno e Skytree: un itinerario a piedi attraverso le mille facce di Tokyo.
Primo giorno a Tokyo, giornata in teoria tranquilla, per darci il tempo di prendere correttamente il cambiamento di fuso orario.
Rispetto alla prima volta (parlo del viaggio del 2020, puoi leggerlo qui) comunque c’è metà della gente, riusciamo a vedere un po’ di più e con più calma.
Bellissimo come lo ricordavo, e immancabili gli spuntini ai banchetti, anche se abbiamo fatto una colazione abbondante.
Questa zona è famosa proprio per questo e per la quantità enorme di negozi di articoli per la cucina e di coltelleria.Ma che ci fanno con il cibo di plastica?
Lo usano per le vetrine dei ristoranti e degli alimentari, per invogliare ed ingolosire i clienti con piatti praticamente perfetti fatti di resine e colla.Kappabashi dori è una fila interminabile di negozi di articoli per la cucina e coltelleria, accessori mai visti per la preparazione di piatti sconosciuti. In alcuni negozi propongono dei laboratori per realizzare cibi finti: mi sarebbe piaciuto provare ma sono attività che vanno prenotate con anticipo.
Arriviamo poi in passeggiata fino ad Ameyoko – la Vucciria di Tokyo. Mi ha fatto immediatamente pensare a Palermo, c’è la solita atmosfera vivace e festosa e i soliti cibi golosi.
È un mercato bellissimo, pieno di cose strane, cibo e gente che strilla.
Tra le cose notevoli segnalo i granchi giganti, veramente mostruosi, in vendita su mille bancarelle.
C’è davvero di tutto, è una specie di caverna delle meraviglie ma con il cibo al posto dei tesori!
Camminando per Ameyoko ci siamo imbattuti anche in Shimura, un negozio di dolci dove era in corso una vendita chiassosa e bizzarra.
Si chiama Tatakiuri, e da quello che ho capito è una specie di vendita a tempo. Il venditore butta dentro ad un sacchetto scatole e scatole di dolci e la folla vociante lo incita a riempire il sacco. Il sacchetto ha sempre il solito costo, quindi la folla chiede di riempire sempre di più.
Ecco: se avete l’idea dei giapponesi come popolo compassato e tranquillo venite a vedere cosa combinano ad Ameyoko – cambierete idea!
A questo punto Paolo e Vale sono morti di stanchezza e tornano in albergo, io e Alessandro proseguiamo impavidi e decidiamo lì per lì di andare a vedere i panda dello zoo di Ueno.
Lo zoo di Ueno è uno dei pochi zoo nel mondo in cui i panda in cattività si sono riprodotti.
Nel 2017 qui è nata Xiang Xiang, che è stata una vera superstar dello zoo. A ottobre 2023 è tornata in Cina, adesso vive in una riserva nel Sichuan.
Adesso allo zoo si possono vedere i suoi genitori – Shin Shin e Ri Ri.
Zero code, panda pacioccosi e spettacolari. Attenzione ai cartelli, molte attrazioni chiudono prima dell’orario di chiusura dello zoo.
Molto bello e particolare anche il lago in mezzo alla città, dove abita una colonia di cormorani giganti. In estate deve esserci una fioritura di loto meravigliosa.
Il resto dello zoo: meh. Alcune zone sono come zoo di 40 anni fa, non mi è piaciuto, ma per i panda vale la pena.
Mentre usciamo ascoltiamo la musica delle 17, quella che risuona in tutta la città e che segna la fine della giornata.
Apro parentesi: dopo il viaggio sono andata al cinema a vedere Perfect Days di Wim Wenders ed ho ritrovato quella Tokyo, così piccola e così tranquilla. Sembrava di camminare in un paesino deserto.
Torniamo in albergo solo per pochi minuti a prendere gli altri due e poi ripartiamo per andare a cena allo Skytree.
Lo Skytree è una torre per le telecomunicazioni ed è una delle strutture più alte del mondo. Ha due osservatori a 350 e a 450 metri d’altezza e la vista deve essere mozzafiato.
Ceniamo senza nemmeno sapere esattamente dove siamo – il jet lag è arrivato tutto insieme – e dopo cena, completamente cotti, andiamo direttamente in albergo, mentre gli altri due più freschi tornano al Sensoji a fare foto notturne.
Qui trovi il nostro itinerario completo e qui qualche informazione se vuoi spostarti con auto a noleggio.
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